venerdì 21 dicembre 2012

Librogustando: I Giorni del Vino di Paolo Massobrio


Progetto ambizioso che consiste nel percorrere un anno attraverso 365 assaggi e, soprattutto, 365 storie.
Belle le storie, la maggioranza, almeno :-), tranne forse un paio un po' stentate, tanto per riempire il giorno.
Mi sarebbero senz'altro piaciute più approfondite e dettagliate le note di degustazione ma fa pieno centro nel far venire voglia di assaggiare i vini e di conoscere le realtà produttive di cui parla (qui sotto i miei appunti dei vini descritti da non perdere)

Una piccola nota... un po'  troppo filo-piemontese nei gusti, in particolare filo-barbera ma, si sa, ognuno ha la sua terra nel cuore e devo ammettere che nella mia cantina Toscana batte Piemonte perlomeno 5 a 1 



sabato 8 dicembre 2012

Verticale Tignanello 07.12.12

Eccoci finalmente al terzo incontro della serie  ‘Le Grandi verticali di autunno’,  giunto, a dire il vero, in pieno inverno, ma vista la serata non c’è certo nulla di cui lamentarsi. Relatore e degustatore per l'occasione Bruno Caverni delegato AIS di Prato e organizzatore dell'iniziativa, che ci ha intrattenuto con la sua vasta conoscenza, guidandoci nelle degustazioni e regalandoci  anche una memorabile sorpresa tra le varie annate.
Si parla di,  ma soprattutto si degusta, Tignanello, il vino che è stato uno spartiacque per l’enologia non solo in Toscana ma in tutta Italia.
Per quanto riguarda la Toscana basti pensare che sino a quel  momento la denominazione del chianti doveva essere prodotta con un 20% di uve bianche, con risultati evidenti per quanto riguarda la qualità dei prodotti.
La storia di questo vino comincia nel '70, con Piero Antinori al timone dell’azienda Antinori, presente nella produzione e nel commercio del vino sin dal 1385. Piero, innamorato dei grandi tagli bordolesi, parte con l'idea di innovare e di fare un vino di qualità,  seguendo anche le orme del Sassicaia nato un paio di anni prima, nel 1968.
Enologo che si occupa all'inizio del vino è Giacomo Tachis, appunto lo stesso del Sassicaia, attualmente considerato il più grande enologo italiano, che inoltre si avvarrà della consulenza,come lui stesso racconta nel suo libro ‘Sapere di Vino’, del suo maestro Émile Peynaud, indiscusso padre dell’enologia moderna; dal 1993 l'enologo è Renzo Cotarella.
Il vino che nasce è figlio di un grande terroir, prodotto con una serie di tecniche,, che oggi sembrano scontate ma che ai tempi erano grandi innovazioni: taglio del Sangiovese con varietà bordolesi, vinificazioni separate con temperature controllate, uso della barrique ecc..
Scheda Tecnica:
Tignanello
Toscana IGT
Uvaggio
80% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon e 5% Cabernet Franc
Vigneti
Vigneto Tignanello, situato vicino a San Casciano Val di Pesa, nella zona del Chianti classico, altezza media di 350-400 m s.l.m. 47 ettari esposti a sud ovest. Il nome del vino deriva appunto dal nome del vigneto.
Primo anno di produzione
Tignanello, in origine "Chianti Classico Riserva vigneto Tignanello" è stato vinificato per la prima volta da un unico vigneto con l'annata 1970, quando conteneva il 20% di Canaiolo e il 5% di Trebbiano e Malvasia, ed era affinato in piccole botti di rovere. Con l'annata 1971 è diventato vino da tavola di Toscana ed è stato chiamato Tignanello adottando l'etichetta che ha tuttora, disegnata dall'architetto Silvio Coppola. Con l'annata 1975 le uve bianche sono state totalmente eliminate. Dal 1982 la composizione è rimasta la stessa di quella attuale. Tignanello viene prodotto soltanto nelle annate migliori; non è stato prodotto nel 1972, 1973,1974, 1976, 1984, 1992 e 2002.
Composizione del terreno
I terreni della Tenuta sono di origine pliocenica, tendenzialmente magri, di scarsa dotazione idrica e con scheletro ricco di alberese e galestro. Per cercare di disciplinare l'irruenza del Sangiovese le bianche rocce di Alberese presenti nel terreno sono prima frantumate e poi disposte sotto il filare generando una serie di vantaggi: maggior irraggiamento sulle uve grazie alla riflessione della luce sulle pietre, assenza di erbe infestanti, maggiore vicinanza tra fascia produttiva e terreno. Le uve producono così un vino con tannini più morbidi e rotondi, mantenendo la complessità e la struttura tipica del Sangiovese.

Vendemmia e Vinificazione
Vendemmia e vinificazione separate, i Cabernet attorno al 20 Settembre e il Sangiovese una settimana dopo. La macerazione è circa 15 giorni per il Sangiovese e 20 per i Cabernet, a temperatura controllata sotto i 30°C. Il vino poi effettua la malolattica prima della fine dell'anno ed  e poi trasferito in barriques per il successivo affinamento.
Affinamento
22-24 mesi per le annate più vecchie, 12-14 mesi per le più recenti, barriques di rovere francese

Le Degustazioni:

1981 L'andamento climatico è stato abbastanza irregolare, con scarse precipitazioni nei periodi critici del ciclo vegetativo delle piante. Lo sviluppo delle viti si è tuttavia riequilibrato grazie alle piogge del mese di Agosto ed alle buone condizioni metereologiche dei mesi di Settembre e Ottobre.
20 mesi in barriques, 70% Slavonia, 30% Limousin.

Rosso granato, riflessi aranciati sull'unghia ma ancora vivace.
In apertura note abbastanza ossidate, goudron e rabarbaro, poi cominciano a uscire note di prugna, liquirizia, fieno. Ancora piacevole, note tenui ma eleganti.
In bocca mantiene una discreta acidità, bell'eleganza, grande lunghezza con gradevoli note di chiusura di prugna e cioccolato
88/100

1983 L'andamento climatico in Toscana è stato in generale buono. Ci sono state alcune forti piogge agli inizi di giugno, ma senza nessuna grandinata. Il protrarsi di un'estate calda, bilanciata da alcune giuste precipitazioni, ha reso l'uva al momento della vendemmia sana e matura.
24 mesi in barriques di rovere di Slavonia, Tronçais, Nevers ed Allier

Rosso granato, forse un po' meno vivo del campione precedente. Anche al naso è più terziarizzato, note fruttate cotte, prugna secca, china e rabarbaro, cioccolato, sottobosco, ciliegia sotto spirito. La bocca smentisce il naso con un tannino ancora marcato ed una buona freschezza, bocca nervosa, un po' scomposto ma ben vivo.
86/100

1985
L'annata è stata dal punto di vista climatico, una delle migliori degli anni '80 per quanto riguarda la zona del Chianti Classico. Durante la primavera e la prima parte dell'estate le precipitazioni sono state piuttosto scarse e le temperature più alte delle medie stagionali. La pioggia caduta nel mese di Agosto, anche se non abbondante, ha contribuito alla maturazione delle uve. L'andamento climatico durante la vendemmia è stato decisamente favorevole per la sanità delle uve

Per l'annata 1985 Bruno ha voluto riservarci una sorpresa speciale, una magnum in edizione speciale e numerata prodotta da Antinori in occasione del secentenario, prodotta con 100% di Sangiovese selezionatissimo.








Granato con unghia aranciata, bella vivacità e consistenza. 
A bicchiere fermo inizia con una nota di cuoio, poi iniziano ad uscire note di frutta rossa, speziature e terziari tendenzialmente dolci, tabacco, cioccolato, anche rabarbaro, prugna, rosa. In bocca lineare, elegante di bell'equilibrio e bella lunghezza. 
92/100


1986 L'andamento climatico primaverile non ha causato problemi di fioritura nonostante le abbondanti piogge hanno favorito un buon ingrossamento delle bacche e creato dei presupposti che hanno permesso una raccolta abbondante e qualitativamente discreta, tenendo conto che ad un Agosto caldo ed asciutto ha fatto seguito un Settembre umido e piovoso. Al momento della vendemmia le uve sono arrivate sane, con una discreta concentrazione zuccherina ma non molto ricchi di estratti.
22 mesi in barriques di rovere francese.

Granato con riflessi aranciati. Il naso ha un fruttato di buona freschezza, ciliegia,  prugna ma non cotta, erbaceo, sottobosco, goudron e note di cipria poi cioccolato e caffè.Si apre piano piano, bellissima eleganza. In bocca è peggio che al naso, bella apertura, manca però il centro bocca, leggere note amaricanti poi gradevole finale fruttato.
86/100

1990 L'inverno mite ha favorito l'anticipo del germogliamento e la fioritura si è svolta senza problemi. I mesi di Luglio ed Agosto sono stati molto caldi ed asciutti, cosa che ha provocato uno scarso ingrossamento degli acini. L'uva è arrivata al momento della vendemmia molto colorata, ricca di zuccheri e perfettamente sana. Una resa quantitativa molto bassa con un'eccellente qualità.
22 mesi in barriques di rovere francese (Allier e Tronçais).

Rosso granato consistente. Apre con note di prugna, sottobosco, tartufo medicinale, frutta sotto spirito cioccolato, tabacco, sottobosco e cuoio; bella ampiezza ed eleganza. Bocca piena e potente, si sentono sia io tannini che l'alcool, sorretti comunque da una buona freschezza. Finale lungo con note di sottobosco e frutta secca.
92/100

1995 L'andamento stagionale è stato abbastanza irregolare con temperature estive basse e piogge frequenti; questo ha provocato da un lato, un ritardo di maturazione di circa 10 giorni, dall'altro, il mantenimento di un'acidità naturale più elevata del normale con conseguenze positive sul patrimonio aromatico primario. Dopo la prima metà di settembre il tempo è migliorato nettamente, ed è stato molto caldo e secco. E' stata comunque necessaria un'attenta selezione in vendemmia che ha permesso di portare in cantina uve di buona qualità.
14 mesi in barriques di rovere.

Rosso granato pieno. Naso che inizialmente si discosta sensibilmente dal profilo degli altri campioni. Note di lavanda e sapone, fruttato, floreale ed erbaceo, ciliegia, arancia sanguinella,  viola appassita, tutte note fresche; poi anche riconoscimenti di cioccolato, tabacco, noce e nota polverosa e minerale.
Bocca elegante e legata, non ha ceduto in nulla, bella spina dorsale acida. Finale di bocca di frutti scuri, tannini importanti ma integrati, grande lunghezza.
93/100


Purtroppo dalla degustazione è avanzata una mezza bottiglia... con grande sacrificio ho dovuto approfittarne il giorno dopo accompagnando una buona tagliata di ottima chianina, dopo un giorno il vino era ancora migliore, insuperabile!

1997 La fine dell'inverno e l'inizio della primavera sono stati temperati e molto secchi. Ciò ha favorito un germogliamento abbastanza precoce (ca. 10 giorni prima della media). In aprile le temperature si sono abbassate, provocando una riduzione della produzione. Il periodo estivo è stato caldo e soleggiato e questo andamento climatico è continuato durante tutto il mese di settembre e per tutta la durata della vendemmia, consentendo quindi di raccogliere uve con alta concentrazione zuccherina ed eccezionalmente sane. La vendemmia 97 è risultata essere più scarsa del previsto ma è da considerare, dal punto di vista qualitativo, un'annata eccezionale è ritenuta qualitativamente una delle migliori annate degli ultimi anni, molti la definiscono l'annata del secolo, insidiata solo da l 2006 e forse superata dal 2007.
14 mesi in barriques di rovere.
Rosso granato, maggiore concentrazione cromatica rispetto agli altri campioni. Un po' chiuso a bicchiere fermo con note di cuoio e catramose, poi escono frutta rossa, balsamicità (pino mugo), cera, note minerali e di sottobosco. Bocca ancora nettamente spostata sulle durezze, potente, tannini ancora un po' in rilievo, ottimo dinamismo gustativo dato anche dalla grande spalla acida, si potrebbe quasi definire pronto. Bel finale lungo e fruttato.
89/100
Oltre al piacere di degustare questi grandissimi vini nell'idea dell'organizzatore Bruno Caverni voleva anche esserci l'occasione di sfatare il falso mito che dice che i vini Toscani degli anni ottanta non avessero la stoffa per andare avanti nel tempo. Obiettivo nei fatti pienamente raggiunto.

giovedì 29 novembre 2012

2011 Ambra Barco Reale di Carmignano


Barco Reale di Carmignano DOC
Rosso
Uve: Sangiovese 75%, Uva Francesca (Cabernet) 10%, Canaiolo nero 10%, altri vitigni rossi 5%
Gradazione alcolica: 13.5%
Terreno: Calcare Alberese e Arenaria
Affinamento: 6-8 mesi di cui 20% tonneaux da 3,5 e 5 hl e 80% vasche di cemento
La degustazione:
29/11/2012
Rubino scarico e vivacissimo.
Frutti rossi croccanti, poi note affumicate e speziatura scura. In bocca entra con una bella freschezza, grande bevibilità, gradevoli ritorni fruttati. Bel corpo.
Bright light ruby. Red fresh fruit, then smoked notes and dark spices. In the mouth shows good acidity, easy drinking, pleasant fruity notes. Robust bodied.
82/100

venerdì 23 novembre 2012

Verticale Paleo Rosso 21.11.12


Il 21/11/2012 ho avuto il piacere a partecipare ad una degustazione verticale di Paleo Rosso, secondo incontro del ciclo ‘Le Grandi verticali di autunno’ organizzate dall’AIS di Prato. Alla serata erano presenti come relatori Luca Rettondini enologo delle Macchiole ed il degustatore/amico/esperto Pietro Palma. Molto interessante la parte introduttiva con una esaustiva presentazione sia della storia dell’azienda che della zona. 

L’Azienda Agricola Le Macchiole, nasce nel 1983, fondata da Eugenio Campolmi, assieme alla moglie Cinzia Merli, nel Bolgherese. Nel 1991, arriva anche la preziosa collaborazione con l’ enologo Luca D’Attoma. Dopo la scomparsa di Eugenio prende le redine dell’azienda la moglie Cinzia.
Partiti con il ‘classico’ taglio bolgherese si sono poi indirizzati, per la volontà del fondatore di creare vini che avessero una propria personalità e corrispondenza al territorio, verso una scelta coraggiosa di produrre i vini principali da monovitigni.
Tale scelta ha costretto a dover rinunciare (sino al cambio di disciplinare del 2011) a fregiarsi della Denominazione Bolgheri che ovviamente dà un valore aggiunto e appeal di marketing notevole.
Ciononostante i risultati raggiunti sono eccellenti, tra i molti riconoscimenti spicca quello di Wine Spectator che nel 2008 ha attribuito i 100/100 al Messorio 2004 
 L’azienda è contraddistinta da Impianti a rese molto basse e alte densità,cui applicano i principi dell’agricoltura biologica, al solo fine di rendere più sostenibile la viticoltura, infatti, non viene neanche indicato nelle etichette. Da poco più di un anno, su 5 ettari, è stata avviata una sperimentazione di viticoltura biodinamica. 

Vini prodotti:
- Le Macchiole, Bolgheri Rosso D.O.C., Merlot, Cabernet, Sangiovese e Syrah, affina per 10 mesi in barrique da 225 lt. di secondo e terzo passaggio, ne vengono prodotte circa 90.000 bottiglie;
- Paleo Rosso, I.G.T. Toscana, 100% Cabernet Franc, affina per 14 mesi in barrique, 75% nuove, e il 25% di secondo passaggio, una produzione di poco più di 20.000 bottiglie;
- Paleo Bianco, I.G.T. Toscana, 60% Sauvignon e 40% Chardonnay, affinamento in barrique da 225 lt. per 6 mesi, prodotto in 6.000 bottiglie;
- Scrio, I.G.T. Rosso Toscana, 100% Syrah, 14/16 mesi di affinamento, per il 75% in barrique da 225 lt. nuove, e il 25% in barrique di secondo passaggio, una preziosa produzione di sole 3.000 bottiglie;
- Messorio, I.G.T. Toscana Rosso, 100% Merlot, affinato in barrique nuove da 225 lt. per il 75% e il 25% in barrique di secondo passaggio, per 14/16 mesi, prodotto in circa 10.000 bottiglie.

Il Paleo, anche se non è il vino più importante dell’azienda, è forse il più significativo, dice di lui Cinzia: 
“Il Paleo Rosso è quello che sento più mio, mi dà le sensazioni più forti. Sa sorprenderti piacevolmente. È colui dal quale ottieni, inaspettatamente, grandi emozioni.”

Nasce con uvaggio prevalente Cabernet Sauvignon, poi, a partire dal 1995, entra il Cabernet Franc, prima con un 2%, che arriva al 15% nel 1999, prima annata in degustazione, per poi passare al 100% nel 2001, seconda annata in degustazione e quella che più mi ha impressionato.
Scheda Tecnica:

Paleo Rosso
IGT Toscana
Composizione
100% Cabernet Franc
Vigneti
Puntone 1993, Casa Nuova 1998, Vignone 1999, Madonnina 2002
Primo anno di produzione
1989
Composizione del terreno
I vigneti si estendono su terreni argillosi e di medio impasto con presenza di scheletro di origine
alluvionale e frammenti di natura calcarea
Produzione media per pianta
700 gr
Sistema di allevamento
Cordone speronato doppio, guyot
Vendemmia
2°- 3° settimana di Settembre
Vinificazione
Fermentazione e macerazione 20 gg ca
Affinamento
14 mesi in barrique nuove, 75% da 225 lt, 25% barriques di secondo passaggio
Caratteristiche organolettiche
Colore rosso rubino profondo. Ha sentori di ribes nero, caffè, tè verde e speziatura. È un vino
consistente: palato molto ricco e profondo, con tannini molto fitti. Vino di carattere e lungo
invecchiamento
Le Degustazioni:
1999 Inverno freddo, ma primavera abbastanza piovosa e temperature superiori alle medie stagionali. Questo ha favorito un germogliamento anticipato con fioritura seguita da abbondante allegagione, che ha comunque provocato una produzione superiore alle aspettative. L'estate è iniziata con buona piovosità, che ha favorito un buon equilibrio vegetativo. In seguito il caldo e l'assenza di precipitazioni ha portato ad un anticipo dell'invaiatura di una settimana, con una notevole omogeneità dei grappoli. è stato in più casi necessario attuare un buon diradamento della produzione in eccesso. La maturazione delle uve è avvenuta nel migliore dei modi, grazie ad un mese di settembre dall'andamento climatico molto regolare. 


Rosso granato ancora bella vivacità, fitto. Apre al naso con frutta rossa, ancora relativamente fresca, bella nota floreale, poi terziari, cacao, tabacco spezie scure, nota di pelliccia, crostata di amarene, grafite. Senzaltro ampio.
In bocca rispetta le indicazione dell'olfatto mostrando una spalla acida ancora importante, potente, bel ritorno fruttato, lungo, con un finale un po’ amaricante 
92/100

2001 Inverno mite e anticipo di germogliamento. Gelata alla vigilia di Pasqua (-3°) che ha provocato danni a macchia di leopardo, ma soprattutto nelle zone basse. Primavera fresca all'inizio, poi picchi di caldo in maggio. Estate nella norma con la seconda metà di agosto molto calda. Flussi di aria fredda all'inizio di settembre hanno rallentato la maturazione del cabernet, che si è comunque compiuta in maniera più che soddisfacente. 

Ancora rubino con riflessi granato. Il frutto è più scuro del campione precedente, frutti di bosco, speziature leggermente più dolci, cuoio, tabacco, pout pourrì di fiori rossi, note erbacee di fieno e peperone, bel floreale di rosa,  caramello, note mentolate, poi grafite. Continuano ordinatamente a uscire bei riconoscimenti per un’eternità. In bocca entra potente con un perfetto equilibrio, importante, la lunghezza di un gran vino. Tannino presente ma rotondissimo. Grande eleganza.
95/100



2003 Autunno-inverno molto piovosi e con temperature rigide. Primavera-estate sono state, invece, tra le più calde e siccitose degli ultimi anni. In estate, le alte temperature hanno provocato anticipi di maturazione zuccherina, e, nelle zone più aride e con le varietà precoci, si sono avuti problemi nel completamento delle maturità fenoliche. I vini migliori provengono dalle zone più fresche e dai terreni con buon contenuto in argilla. Durante la vendemmia le escursioni termiche tra giorno e notte si sono regolarizzate, consentendo, in molti casi di completare le maturazioni. I vini di quest'annata risultano generalmente potenti e solari, con buone concentrazioni e tenore alcolico elevato. 

Stesso tono rubino del 2001, al naso ha sentori fruttati più maturi, in generale i riconoscimenti sono tutti più maturi, un po’ più confusi e cotti. In bocca al contrario, pur avendo meno freschezza, ha una piacevolissima rotondità con gradevoli ritorni fruttati.

88/100

2004 Uno degli andamenti climatici più regolari degli ultimi venti anni. Nel periodo invernale si è avuto un buon apporto idrico e temperature basse, ma senza eccessi. In primavera si sono avute ancora piogge regolari non dilavanti, soprattutto in aprile, con una buona alternanza di giornate soleggiate. Le vendemmie hanno avuto inizio agli inizi di settembre per le varietà nere più precoci come il merlot, e si sono protratte fino a fine settembre, primi di ottobre con i cabernet sauvignon, ben in anticipo sull'inizio delle piogge (ottobre è stato il mese più piovoso del 2004 con quasi 140 mm). 
Rubino pieno e vivace. Frutta scura more, frutti di bosco, bel floreale, balsamicità mentolata, cuoio speziatura scura, anche pepe nero, grafite e sottobosco, nota vegetale, più peperone che erba, naso fresco e ‘giovanile’. In bocca ingresso imponente è ancora da disciplinare , austero elegante, armonico ed eccellente, con ancora bei margini di miglioramento.
94/100

2005 Inverno con temperature medie piuttosto basse e qualche nevicata. Ottimo andamento della primavera, con temperature miti. Giugno e luglio sono stati soleggiati e caldi, con qualche occasionale precipitazione, accelerando comunque l'invaiatura. Agosto, invece, è stato un mese piuttosto freddo, con temperature medie attestate intorno ai 24°C e con copiose piogge nel periodo di ferragosto. Qualche pioggia si è avuta anche a settembre, ma le brezze marine hanno provveduto ad asciugare velocemente i grappoli. Con un buon lavoro in vigna, sia sotto l'aspetto sanitario, sia sotto l'aspetto di maturazione, si sono ottenute comunque uve sane e mature con un buon potenziale polifenolico. Le uve merlot sono state vendemmiate nella prima parte di settembre, mentre il cabernet franc è stato raccolto a fine settembre
Rubino, soliti frutti scuri, nota vegetale, bouquet avanti nell’evoluzione, spezie scure, cacao, liquirizia grafite.
In bocca ha già un buon equilibrio, morbido e piacevole, forse meno prospettive di miglioramento ma già piacevole e godibile
90/100

2007 è stato nel complesso una discreta annata sotto il profilo meteorologico.
L'inverno è stato molto mite con sufficiente piovosità, solo nella parte conclusiva ( fine marzo), si sono verificati abbassamenti della temperatura sotto la media stagionale, valori molto prossimi allo zero. Nel proseguo dell'annata le temperature non sono state mai eccessivamente afose, con buona escursione termica.
Annata di piogge abbondanti, molto regolare dal punto di vista fenologico, con tutte le date canoniche rispettate (germogliamento nella seconda settimana di aprile, fioritura nella terza settimana di maggio, invaiatura nella terza settimana di luglio) e con una vendemmia posticipata di qualche giorno (inizio settembre). La qualità delle uve è stata molto buona dal punto di vista sia sanitario che della maturazione. Tutto questo ha permesso di ottenere vini profumati di ottima struttura e non eccessivamente alcolici. 


Rubino, si vedono ancora riflessi violacei, frutti scuri, floreale, erba tagliata, speziature più dolci, cacao .
Bocca ancora spostatasulle durezze con tannini ancora ben in evidenza, buona persistenza
92/100

Che dire, in conclusione serata fantastica, non vedo l’ora di partecipare alla prossima Verticale d'Autunno, ancora con data da definire,tra un paio di settimane, niente di meno che l’ormai mitico Tignanello










sabato 17 novembre 2012

Francesco Bellei Franciacorta Blanc de Blancs


Franciacorta DOCG
Spumante
Gradazione alcolica: 12,5%
Sboccatura: 2012
Uve: Chardonnay 
La degustazione:
17/11/2012
Brillante giallo dorato con fine perlage.
Note di patisserie, sentori agrumati e di frutta tropicale, floreale di acacia e tiglio, note di mandorla. Entra in bocca con una bella spinta acida, poi viene fuori anche una buona morbidezzabella persistenza con un piacevolissimo finale di bocca di pasta di mandorle,



Bright yellow/gold colour with fine perlage. At the nose opens with patisserie, then notes of citrus and tropical fruit, floral acacia and lime tree, hints of almond. Enters the mouth with a nice freshness boost, then it shows also a nice softness, good persistence with a pleasant end of almond paste

86/100

sabato 10 novembre 2012

Librogustando: Bollicine La scienza e lo champagne di Gérard Liger-Belair

L'autore, Gérard Liger-Belair è professore di Fisica all'università di Reims Champagne-Ardenne. Studia la chimica-fisica delle bolle nelle bevande gassate da parecchi anni e le sue fotografie sono comparse in numerose mostre e gallerie d'arte.
In questo breve trattato affronta con toni tra lo scientifico ed il descrittivo la realtà fisico-chimica che guida il processo di formazione delle bolle sino al loro scoppio.
Belle le immagini, mediamente interessante il contenuto, forse un po' troppo scientifico per un'opera divulgativa ed un po' troppo poco per essere considerato una pubblicazione di carattere realmente scientifico.
Se proprio  siete patiti di bollicine leggetelo, ma in conclusione lo considero più un ennesimo studio da premio Ig Nobel che altro.
Qui accanto una delle belle illustrazioni del testo ove si vedono le bollicine generarsi da centri di nucleazione costituiti da particelle di sporco sul bicchiere

giovedì 8 novembre 2012

2008 Tenimenti Luigi d'Alessandro Syrah Cortona Il Bosco

L'azienda agricola Manzano è presente in Val di Chiana sin dal '700, ma sino agli anni '80 nella zona di cCortona si producevano quasi esclusivamente vini da taglio. In seguito all'acquisto della tenuta da parte della famiglia d'Alessandro le cose sono molto cambiate. Sul finire degli anni 80 iniziarono una sperimentazione, assieme ad Attilio Scienza, agronomo e ampelografo tra i più noti in Italia, per individuare le reali potenzialità qualitative della zona e i cultivar che potessero valorizzare il territorio.
Il vitigno internazionale Syrah ha dimostrato di adattarsi al clima secco della zona in modo eccellente mantenendo le sue caratteristiche peculiari ma andando anche a esprimere e valorizzare la tipicità del terroir.
Non a caso poi  per i bianchi l'azienda ha scelto di puntare sul Viogner che nella valle del Rodano è da sempre il compagno elettivo del Syrah.
Dopo gli ottimi risultati ed i riconoscimenti ottenuti anche alcuni grandi produttori, tra cui Ruffino e Antinori, hanno investito nella zona, che adesso, dopo anche il riconoscimento dal '99 della DOC è una realtà di riferimento per il Syrah in Italia e non solo.
Il Bosco è il prodotto ottenuto dalle uve più selezione delle varie vigne dell'azienda, in campo internzazionale i riconiscimenti ottenuti sono importanti ottennedo regolarmente i 5 grappoli AIS e praticamente sempre sopra i 90 punti per Wine Spectator e Robert Parker. 
Cortona DOC
Rosso
Uve: Syrah 100%
Gradazione alcolica: 14.5%
Densità d’impianto: 7.000 ceppi per ettaro 
Produzione a ceppo: circa 800g
Vendemmia: manuale, in picccole cassette, realizzata verso fine Settembre
Vinificazione: macerazione di 15/20 giorni, passaggio immediato in barrique per la malolattica. Vinificazioni separate per vigneto e sottoparcelle
Affinamento: In barrique per 18-20 mesi
La degustazione:
08/11/2012
Colore profondo, impenetrabile, trama fittisima, rubino riflessi violacei, tipico colore buccia di melanzana. Naso eccellente e ampio che spazia dal frutto: ciliegia, more, prugne secche, ai fiori: petali rossi leggermente macerati, poi sottobosco, spezie: sia pepe che note più dolci, cacao, foglia di tabacco... una sequenza senza fine di riconoscimenti. Bocca piena ed opulenta, tannino e freschezza ancora decise, Già armonico ma con ancora buoni margini di miglioramento.
Deep, impenetrable inky colour, ruby ​​violet, typical eggplant skin colour. Excellent and ample to the nose, ranging from fruit: cherries, blackberries, prunes, flowers: red petals slightly macerated, then earthy notes, spices: both pepper and sweetest notes, cocoa, tobacco leaf ... an endless sequence of flavors. Mouth full and opulent, tannins and freshness yet decided, already harmonious but also with room for good improvement.
91/100












venerdì 2 novembre 2012

2011 Unico Pecorino Terre di Chieti



Terre di Chieti  IGT
Bianco
Uve: Pecorino 100%
Gradazione alcolica: 13%
Terreno: Ghiaioso di medio impasto.
Sistema di allevamento: cordone speronato 
Densità d’impianto: 4.000/5.000 ceppi per ettaro 
Affinamento: In vasca di acciaio 
Vitigno autoctono del versante adriatico dell’Appennino centrale (Marche e Abruzzo). Grappolo è medio piccolo, cilindrico e allungato, con acino piccolo sferico, giallo dorato, con buccia robusta. Il motivo della denominazione uguale al noto formaggio e' incerto ma probabilmente e' dovuto ai movimenti stagionali dei pastori che, al ritorno dalle zone di montagna in settembre, portavano le loro greggi a pascolare proprio sui vigneti dove il rutto era stato già raccolto.
La degustazione:
01/11/2012
Giallo paglierino, bella vivacità. Naso intenso con piacevolissime note fruttate che spaziano dal pompelmo alla frutta tropicale, fiori gialli e note minerali. Ricorda al naso il Sauvignon Blanc. In bocca bella freschezza e sapidità, comunque sostenute da un bel corpo. Piacevoli gli aromi di bocca dove spicca il fruttato che ricorda fedelmente i riconoscimenti olfattivi.
Straw yellow, nice liveliness. Intense nose with pleasant fruity ranging from grapefruit to tropical fruit, yellow flowers then mineral notes. Remembers the Sauvignon Blanc. In the mouth nice acidity and saltiness, well supported by a good body. Pleasant aromas of mouth where stands the fruity sensation that clearly corresponds to the nose.

88/100

sabato 27 ottobre 2012

2009 Quinta do Couquinho Encostas do Gavião


DOP: Douro Superior
Rosso
Gradazione alcolica: 13%
Uve: Touriga Nacional, Tinta Roriz, Touriga Franca and Tinto Cao
La degustazione:
27/10/2012

Rubino a trama fitta con riflessi violacei, bel naso: frutti scuri, rosa, pepe, cacao poi note di cuoio e cipria. In bocca entra intenso, buon corpo e piacevole retrogusto,  buona sapidità, delude un pò la persistenza

83/100

giovedì 25 ottobre 2012

Arezzo Tuscany Wine 20-22/10/2012



Questo fine settimana ho avuto il piacere di fare visita alla manifestazione TU-WI ad Arezzo. Bella la sede espositiva e notevole il parterre di produttori con circa 200 espositori presenti, non solo del territorio aretino ma anche del resto della toscana, presenti molti nomi ma anche realtà giovani ed emergenti.
Nella giornata di sabato mi era sembrato un po’ carente il pubblico, ma i numeri forniti dall’organizzazione dicono tutt’altro con oltre 8000 presenze ed il tutto esaurito alle degustazioni guidate. Quest’ultime, tra l’altro, mi è stato riferito essere di ottimo livello, sia per i temi proposti che per i degustatori coinvolti. Io, ahimè, non ho avuto modo di partecipare ad alcuno di questi eventi, anche per motivi di tempo visto l’ampio panorama di vini in sala.
Infatti, approfittando dell’occasione, con alcuni amici, abbiamo colto l'occasione per fare una carrellata di eccellenze toscane… ebbene sì, ho voluto giocare sul sicuro, di seguito le degustazioni.




Podere Sapaio Sapaio 2009
Bolgheri Superiore DOC
Rosso
Uve: Cabernet Sauvignon 50% Cabernet Franc 15% Merlot 20% Petit verdot 15%
Densità di impianto: 7500 ceppi/ha
Maturazione: 18 mesi in barrique poi 10 mesi in bottiglia

Rubino impenetrabile con ancora ben visibili sfumature violacee. Ampio al naso con riconoscimenti di frutti neri, cassis e more, fiori rossi passiti, speziature dolci, cacao, cuoio. Entra pieno e potente in bocca, tannini che devono ancora arrotondarsi un po’, ma ottimo l’ingresso in bocca la persistenza e la piacevolezza
92/100

Uno dei prodotti della zona non certo tra i più conosciuti ma sempre di ottima qualità, tra i miei favoriti



Poliziano Le Stanze 2008
Toscana IGT Rosso
Gradazione alcolica: 14%
Uve: Cabernet Sauvignon 70% Merlot 30%
Densità di impianto: 5000 ceppi/ha
Vendemmia: Manuale in cassette di legno
Macerazione: 20-25gg
Maturazione: 16 mesi in barrique nuove
Rubino, naso intenso e complesso con frutta scura, note speziate, cuoio e tabacco dolce. Classico supertuscan con bocca rotonda, persistente.
87/100


Poliziano Asinone 2009
Nobile di Montepulciano DOCG
Rosso
Gradazione alcolica: 14%
Uve: Sangiovese 100%
Densità di impianto: 3000 ceppi/ha
Vendemmia: Manuale in cassette di legno
Macerazione: 20-25gg
Maturazione: 16 mesi in barrique nuove
Rubino trasparente di bella vivacità, Frutti rossi maturi, viola, petali di rosa appassiti, poi spezie, cuoio, tabacco.
In bocca entra con forza con tannini e spalla acida importanti, tipico Sangiovese ai suoi massimi livelli di eleganza, lungo e piacevolissimo.
93/100

Ebbene si, lo devo riconoscere, ho un debole per il Nobile di Montepulciano ed in particolare per questo vino, nei prossimi giorni pubblicherò un post di approfondimento dedicato


Bibi Graetz
Soffocone di Vincigliata 2010
Toscana IGT Rosso
Età vigneti: 40 anni
Uve: Sangiovese 90% Canaiolo 7% Colorino 3%
Terreni: Argilla e Galestro
Affinamento: Barriques 2° e 3° passaggio per 15/18 mesi
Bel rubino abbastanza scarico molto vivace, naso ampio entrata potente in bocca buona bevibilità.
87/100
TESTAMATTA 2009
Toscana IGT Rosso
Età vigneti: 35-80 anni
Uve: Sangiovese 100%
Terreni: Argilla e Galestro
Produttività: 0.5-1Kg/pianta
Affinamento: Barriques 1° (10%) e 2°passaggio per 24 mesi poi 6 mesi in bottiglia
Rubino scarico, richiama già alla vista la tipicità del Sangiovese. Naso ampio ed elegante, note fruttate di ciliegia, floreali di viola, poi terziari in abbondanza, speziatura, tabacco dolce.
La bocca è già ricca di morbidezze, tannini raffinati, fresco, punta senz’altro più sulla notevole eleganza che sulla potenza.
90/100


Tenute Folonari
Cabreo 2008
Toscana IGT
Rosso
Uve: Sangiovese 70% Cabernet Sauvignon 30%
Macerazione: 15-18 gg
Maturazione: carati di rovere francese (30% nuovi, 40% di un anno, 30% di due anni) 16-18 mesi, poi 6 mesi in bottiglia

Rosso rubino, naso ampio, sentori di frutti di bosco, fiori rossi, speziatura scura, completano il bouquet note di cuoio e sottobosco. Riempie bene la bocca buona morbidezza, rotondo, persistente aromi di bocca con un bel frutto che richiama i riconoscimenti olfattivi

90/100





Tenuta Sette Ponti
Oreno 2009
Toscana IGT
Rosso
Uve: Merlot 45% Cabernet Sauvignon 45% Petit Verdot 10%
Maturazione: Barriques nuove per 20 mesi, poi 12 mesi in bottiglia

Rubino, frutta rossa 
lampone viola spezie tabacco, balsamico poi legno. Bel tannino abbondante ma elegante ottima freschezza, gran corpo, rotondo, finale lungo.
91/100


Il Borro 2008
Toscana IGT
Rosso
Uve: Merlot 50% Cabernet Sauvignon 35% Syrah 10% Petit Verdot 5%
Maturazione: Barriques 18 mesi, poi 6 mesi in bottiglia
Densità di impianto: 4500 ceppi/ha
Macerazione: 22gg

Rosso rubino pieno, al naso è fruttato con riconoscimenti di ribes e ciliegia, nota vegetale di peperone, speziature, pepe, vaniglia tabacco cacao, bocca piena, tipico supertuscan. rotondo, bella lunghezza 
90/100



 Fabrizio Dionisio
Cuculaia 2009
DOC Cortona
Rosso
Uve: Syrah 100%
Densità di impianto: 5000 ceppi/ettaro
Resa: meno di un kg a pianta
Maturazione: barili di rovere francese, almeno 24 mesi
Rubino scuro, a trama impenetrabile, al naso frutti scuri di bosco ben maturi, rosa, classica nota di pepe poi note di cioccolato e cuoio.
Corpo importante di buon equilibrio, bella rotondezza, lungo e gradevole.
88/10

Una volta terminata questa carrellata di prodotti senz'altro ottimi e rinomati mi sono voluto dedicare a cercare di assaggiare alcuni produttori meno conosciuti, spesso fonte di piacevoli sorprese e di prodotti con rapporti qualità/prezzo invidiabili.
Ne riporto un paio che mi hanno colpito più degli altri.

Azienda il Rio

Posta tra Vicchio di Mugello e l'Appennino è situata in una zona da sempre considerata poco vocata a causa del clima rigido il proprietario, ex artigiano orafo, ha puntato su vitigni alloctoni, abituati a climi più freddi, riuscendo a produrre vini molto interessanti.

Il Ventisei 2009
Toscana IGT
Rosso
Uve: Pinot Nero 100%
Vinificazione: parziale macerazione carbonica
Maturazione: 12 mesi in barrique poi 12 mesi in bottiglia

Rubino poco carico trasparente ma vivissimo, frutti rossi di bosco lamponi, note ematice. Notevole soprattutto la bocca dove, come i migliori pinot, entra in punta dei piedi per poi esplodere dopo alcuni secondi con un lungo finale fruttato e molto piacevole
86/100

Annita
Toscana IGT
Bianco
Uve: Chardonnay 70% e 30% Pinot Nero vinificato in bianco
Vinificazione: macerazione prefermentativa a freddo, fermentazione in barrique
Maturazione: 6 mesi in bottiglia

Giallo paglierino, riflessi dorati, frutti tropicali, fiori gialli, mielte e note burrose. Beli corpo, rotondo e persistente.
84/100

Tenuta la Pineta
Giovane azienda situata a Castiglon Fibocchi due passi di Arezzo. Gioviale e appassionato il titolare (peraltro mio omonimo ma non parente), propongono una serie dinamica di prodotti legati alla tradizione e ben curati.


Bronzane 2009
Vino Passito bianco
Gradazione alcolica: 14%
Uve:Malvasia 60%, Trebbiano Toscano 40%.
Età vigna: oltre 40 anni
Vendemmia: Manuale in cassette di legno a inizio Ottobre
Appassimento: circa 3 mesi su graticci di canne
Maturazione: 18mesi in caratello poi 6 mesi in bottiglia

Prodotto come un Vin Santo tradizionale ma con un passagggio in caratello ridotto nel tempo per mantenre il prodotto più fruttato. Ambrato e cristallino.Al naso complesso e tipico con note di frutta secca albicocca passita, fiori gialli, acacia, miele. In bocca un filo sbilanciato sulle morbidezze ma buona forza persistenza e corpo.
82/100



Ringrazio per le foto l’aspirante fotografo professionista Alessandro :-)