giovedì 29 novembre 2012

2011 Ambra Barco Reale di Carmignano


Barco Reale di Carmignano DOC
Rosso
Uve: Sangiovese 75%, Uva Francesca (Cabernet) 10%, Canaiolo nero 10%, altri vitigni rossi 5%
Gradazione alcolica: 13.5%
Terreno: Calcare Alberese e Arenaria
Affinamento: 6-8 mesi di cui 20% tonneaux da 3,5 e 5 hl e 80% vasche di cemento
La degustazione:
29/11/2012
Rubino scarico e vivacissimo.
Frutti rossi croccanti, poi note affumicate e speziatura scura. In bocca entra con una bella freschezza, grande bevibilità, gradevoli ritorni fruttati. Bel corpo.
Bright light ruby. Red fresh fruit, then smoked notes and dark spices. In the mouth shows good acidity, easy drinking, pleasant fruity notes. Robust bodied.
82/100

venerdì 23 novembre 2012

Verticale Paleo Rosso 21.11.12


Il 21/11/2012 ho avuto il piacere a partecipare ad una degustazione verticale di Paleo Rosso, secondo incontro del ciclo ‘Le Grandi verticali di autunno’ organizzate dall’AIS di Prato. Alla serata erano presenti come relatori Luca Rettondini enologo delle Macchiole ed il degustatore/amico/esperto Pietro Palma. Molto interessante la parte introduttiva con una esaustiva presentazione sia della storia dell’azienda che della zona. 

L’Azienda Agricola Le Macchiole, nasce nel 1983, fondata da Eugenio Campolmi, assieme alla moglie Cinzia Merli, nel Bolgherese. Nel 1991, arriva anche la preziosa collaborazione con l’ enologo Luca D’Attoma. Dopo la scomparsa di Eugenio prende le redine dell’azienda la moglie Cinzia.
Partiti con il ‘classico’ taglio bolgherese si sono poi indirizzati, per la volontà del fondatore di creare vini che avessero una propria personalità e corrispondenza al territorio, verso una scelta coraggiosa di produrre i vini principali da monovitigni.
Tale scelta ha costretto a dover rinunciare (sino al cambio di disciplinare del 2011) a fregiarsi della Denominazione Bolgheri che ovviamente dà un valore aggiunto e appeal di marketing notevole.
Ciononostante i risultati raggiunti sono eccellenti, tra i molti riconoscimenti spicca quello di Wine Spectator che nel 2008 ha attribuito i 100/100 al Messorio 2004 
 L’azienda è contraddistinta da Impianti a rese molto basse e alte densità,cui applicano i principi dell’agricoltura biologica, al solo fine di rendere più sostenibile la viticoltura, infatti, non viene neanche indicato nelle etichette. Da poco più di un anno, su 5 ettari, è stata avviata una sperimentazione di viticoltura biodinamica. 

Vini prodotti:
- Le Macchiole, Bolgheri Rosso D.O.C., Merlot, Cabernet, Sangiovese e Syrah, affina per 10 mesi in barrique da 225 lt. di secondo e terzo passaggio, ne vengono prodotte circa 90.000 bottiglie;
- Paleo Rosso, I.G.T. Toscana, 100% Cabernet Franc, affina per 14 mesi in barrique, 75% nuove, e il 25% di secondo passaggio, una produzione di poco più di 20.000 bottiglie;
- Paleo Bianco, I.G.T. Toscana, 60% Sauvignon e 40% Chardonnay, affinamento in barrique da 225 lt. per 6 mesi, prodotto in 6.000 bottiglie;
- Scrio, I.G.T. Rosso Toscana, 100% Syrah, 14/16 mesi di affinamento, per il 75% in barrique da 225 lt. nuove, e il 25% in barrique di secondo passaggio, una preziosa produzione di sole 3.000 bottiglie;
- Messorio, I.G.T. Toscana Rosso, 100% Merlot, affinato in barrique nuove da 225 lt. per il 75% e il 25% in barrique di secondo passaggio, per 14/16 mesi, prodotto in circa 10.000 bottiglie.

Il Paleo, anche se non è il vino più importante dell’azienda, è forse il più significativo, dice di lui Cinzia: 
“Il Paleo Rosso è quello che sento più mio, mi dà le sensazioni più forti. Sa sorprenderti piacevolmente. È colui dal quale ottieni, inaspettatamente, grandi emozioni.”

Nasce con uvaggio prevalente Cabernet Sauvignon, poi, a partire dal 1995, entra il Cabernet Franc, prima con un 2%, che arriva al 15% nel 1999, prima annata in degustazione, per poi passare al 100% nel 2001, seconda annata in degustazione e quella che più mi ha impressionato.
Scheda Tecnica:

Paleo Rosso
IGT Toscana
Composizione
100% Cabernet Franc
Vigneti
Puntone 1993, Casa Nuova 1998, Vignone 1999, Madonnina 2002
Primo anno di produzione
1989
Composizione del terreno
I vigneti si estendono su terreni argillosi e di medio impasto con presenza di scheletro di origine
alluvionale e frammenti di natura calcarea
Produzione media per pianta
700 gr
Sistema di allevamento
Cordone speronato doppio, guyot
Vendemmia
2°- 3° settimana di Settembre
Vinificazione
Fermentazione e macerazione 20 gg ca
Affinamento
14 mesi in barrique nuove, 75% da 225 lt, 25% barriques di secondo passaggio
Caratteristiche organolettiche
Colore rosso rubino profondo. Ha sentori di ribes nero, caffè, tè verde e speziatura. È un vino
consistente: palato molto ricco e profondo, con tannini molto fitti. Vino di carattere e lungo
invecchiamento
Le Degustazioni:
1999 Inverno freddo, ma primavera abbastanza piovosa e temperature superiori alle medie stagionali. Questo ha favorito un germogliamento anticipato con fioritura seguita da abbondante allegagione, che ha comunque provocato una produzione superiore alle aspettative. L'estate è iniziata con buona piovosità, che ha favorito un buon equilibrio vegetativo. In seguito il caldo e l'assenza di precipitazioni ha portato ad un anticipo dell'invaiatura di una settimana, con una notevole omogeneità dei grappoli. è stato in più casi necessario attuare un buon diradamento della produzione in eccesso. La maturazione delle uve è avvenuta nel migliore dei modi, grazie ad un mese di settembre dall'andamento climatico molto regolare. 


Rosso granato ancora bella vivacità, fitto. Apre al naso con frutta rossa, ancora relativamente fresca, bella nota floreale, poi terziari, cacao, tabacco spezie scure, nota di pelliccia, crostata di amarene, grafite. Senzaltro ampio.
In bocca rispetta le indicazione dell'olfatto mostrando una spalla acida ancora importante, potente, bel ritorno fruttato, lungo, con un finale un po’ amaricante 
92/100

2001 Inverno mite e anticipo di germogliamento. Gelata alla vigilia di Pasqua (-3°) che ha provocato danni a macchia di leopardo, ma soprattutto nelle zone basse. Primavera fresca all'inizio, poi picchi di caldo in maggio. Estate nella norma con la seconda metà di agosto molto calda. Flussi di aria fredda all'inizio di settembre hanno rallentato la maturazione del cabernet, che si è comunque compiuta in maniera più che soddisfacente. 

Ancora rubino con riflessi granato. Il frutto è più scuro del campione precedente, frutti di bosco, speziature leggermente più dolci, cuoio, tabacco, pout pourrì di fiori rossi, note erbacee di fieno e peperone, bel floreale di rosa,  caramello, note mentolate, poi grafite. Continuano ordinatamente a uscire bei riconoscimenti per un’eternità. In bocca entra potente con un perfetto equilibrio, importante, la lunghezza di un gran vino. Tannino presente ma rotondissimo. Grande eleganza.
95/100



2003 Autunno-inverno molto piovosi e con temperature rigide. Primavera-estate sono state, invece, tra le più calde e siccitose degli ultimi anni. In estate, le alte temperature hanno provocato anticipi di maturazione zuccherina, e, nelle zone più aride e con le varietà precoci, si sono avuti problemi nel completamento delle maturità fenoliche. I vini migliori provengono dalle zone più fresche e dai terreni con buon contenuto in argilla. Durante la vendemmia le escursioni termiche tra giorno e notte si sono regolarizzate, consentendo, in molti casi di completare le maturazioni. I vini di quest'annata risultano generalmente potenti e solari, con buone concentrazioni e tenore alcolico elevato. 

Stesso tono rubino del 2001, al naso ha sentori fruttati più maturi, in generale i riconoscimenti sono tutti più maturi, un po’ più confusi e cotti. In bocca al contrario, pur avendo meno freschezza, ha una piacevolissima rotondità con gradevoli ritorni fruttati.

88/100

2004 Uno degli andamenti climatici più regolari degli ultimi venti anni. Nel periodo invernale si è avuto un buon apporto idrico e temperature basse, ma senza eccessi. In primavera si sono avute ancora piogge regolari non dilavanti, soprattutto in aprile, con una buona alternanza di giornate soleggiate. Le vendemmie hanno avuto inizio agli inizi di settembre per le varietà nere più precoci come il merlot, e si sono protratte fino a fine settembre, primi di ottobre con i cabernet sauvignon, ben in anticipo sull'inizio delle piogge (ottobre è stato il mese più piovoso del 2004 con quasi 140 mm). 
Rubino pieno e vivace. Frutta scura more, frutti di bosco, bel floreale, balsamicità mentolata, cuoio speziatura scura, anche pepe nero, grafite e sottobosco, nota vegetale, più peperone che erba, naso fresco e ‘giovanile’. In bocca ingresso imponente è ancora da disciplinare , austero elegante, armonico ed eccellente, con ancora bei margini di miglioramento.
94/100

2005 Inverno con temperature medie piuttosto basse e qualche nevicata. Ottimo andamento della primavera, con temperature miti. Giugno e luglio sono stati soleggiati e caldi, con qualche occasionale precipitazione, accelerando comunque l'invaiatura. Agosto, invece, è stato un mese piuttosto freddo, con temperature medie attestate intorno ai 24°C e con copiose piogge nel periodo di ferragosto. Qualche pioggia si è avuta anche a settembre, ma le brezze marine hanno provveduto ad asciugare velocemente i grappoli. Con un buon lavoro in vigna, sia sotto l'aspetto sanitario, sia sotto l'aspetto di maturazione, si sono ottenute comunque uve sane e mature con un buon potenziale polifenolico. Le uve merlot sono state vendemmiate nella prima parte di settembre, mentre il cabernet franc è stato raccolto a fine settembre
Rubino, soliti frutti scuri, nota vegetale, bouquet avanti nell’evoluzione, spezie scure, cacao, liquirizia grafite.
In bocca ha già un buon equilibrio, morbido e piacevole, forse meno prospettive di miglioramento ma già piacevole e godibile
90/100

2007 è stato nel complesso una discreta annata sotto il profilo meteorologico.
L'inverno è stato molto mite con sufficiente piovosità, solo nella parte conclusiva ( fine marzo), si sono verificati abbassamenti della temperatura sotto la media stagionale, valori molto prossimi allo zero. Nel proseguo dell'annata le temperature non sono state mai eccessivamente afose, con buona escursione termica.
Annata di piogge abbondanti, molto regolare dal punto di vista fenologico, con tutte le date canoniche rispettate (germogliamento nella seconda settimana di aprile, fioritura nella terza settimana di maggio, invaiatura nella terza settimana di luglio) e con una vendemmia posticipata di qualche giorno (inizio settembre). La qualità delle uve è stata molto buona dal punto di vista sia sanitario che della maturazione. Tutto questo ha permesso di ottenere vini profumati di ottima struttura e non eccessivamente alcolici. 


Rubino, si vedono ancora riflessi violacei, frutti scuri, floreale, erba tagliata, speziature più dolci, cacao .
Bocca ancora spostatasulle durezze con tannini ancora ben in evidenza, buona persistenza
92/100

Che dire, in conclusione serata fantastica, non vedo l’ora di partecipare alla prossima Verticale d'Autunno, ancora con data da definire,tra un paio di settimane, niente di meno che l’ormai mitico Tignanello










sabato 17 novembre 2012

Francesco Bellei Franciacorta Blanc de Blancs


Franciacorta DOCG
Spumante
Gradazione alcolica: 12,5%
Sboccatura: 2012
Uve: Chardonnay 
La degustazione:
17/11/2012
Brillante giallo dorato con fine perlage.
Note di patisserie, sentori agrumati e di frutta tropicale, floreale di acacia e tiglio, note di mandorla. Entra in bocca con una bella spinta acida, poi viene fuori anche una buona morbidezzabella persistenza con un piacevolissimo finale di bocca di pasta di mandorle,



Bright yellow/gold colour with fine perlage. At the nose opens with patisserie, then notes of citrus and tropical fruit, floral acacia and lime tree, hints of almond. Enters the mouth with a nice freshness boost, then it shows also a nice softness, good persistence with a pleasant end of almond paste

86/100

sabato 10 novembre 2012

Librogustando: Bollicine La scienza e lo champagne di Gérard Liger-Belair

L'autore, Gérard Liger-Belair è professore di Fisica all'università di Reims Champagne-Ardenne. Studia la chimica-fisica delle bolle nelle bevande gassate da parecchi anni e le sue fotografie sono comparse in numerose mostre e gallerie d'arte.
In questo breve trattato affronta con toni tra lo scientifico ed il descrittivo la realtà fisico-chimica che guida il processo di formazione delle bolle sino al loro scoppio.
Belle le immagini, mediamente interessante il contenuto, forse un po' troppo scientifico per un'opera divulgativa ed un po' troppo poco per essere considerato una pubblicazione di carattere realmente scientifico.
Se proprio  siete patiti di bollicine leggetelo, ma in conclusione lo considero più un ennesimo studio da premio Ig Nobel che altro.
Qui accanto una delle belle illustrazioni del testo ove si vedono le bollicine generarsi da centri di nucleazione costituiti da particelle di sporco sul bicchiere

giovedì 8 novembre 2012

2008 Tenimenti Luigi d'Alessandro Syrah Cortona Il Bosco

L'azienda agricola Manzano è presente in Val di Chiana sin dal '700, ma sino agli anni '80 nella zona di cCortona si producevano quasi esclusivamente vini da taglio. In seguito all'acquisto della tenuta da parte della famiglia d'Alessandro le cose sono molto cambiate. Sul finire degli anni 80 iniziarono una sperimentazione, assieme ad Attilio Scienza, agronomo e ampelografo tra i più noti in Italia, per individuare le reali potenzialità qualitative della zona e i cultivar che potessero valorizzare il territorio.
Il vitigno internazionale Syrah ha dimostrato di adattarsi al clima secco della zona in modo eccellente mantenendo le sue caratteristiche peculiari ma andando anche a esprimere e valorizzare la tipicità del terroir.
Non a caso poi  per i bianchi l'azienda ha scelto di puntare sul Viogner che nella valle del Rodano è da sempre il compagno elettivo del Syrah.
Dopo gli ottimi risultati ed i riconoscimenti ottenuti anche alcuni grandi produttori, tra cui Ruffino e Antinori, hanno investito nella zona, che adesso, dopo anche il riconoscimento dal '99 della DOC è una realtà di riferimento per il Syrah in Italia e non solo.
Il Bosco è il prodotto ottenuto dalle uve più selezione delle varie vigne dell'azienda, in campo internzazionale i riconiscimenti ottenuti sono importanti ottennedo regolarmente i 5 grappoli AIS e praticamente sempre sopra i 90 punti per Wine Spectator e Robert Parker. 
Cortona DOC
Rosso
Uve: Syrah 100%
Gradazione alcolica: 14.5%
Densità d’impianto: 7.000 ceppi per ettaro 
Produzione a ceppo: circa 800g
Vendemmia: manuale, in picccole cassette, realizzata verso fine Settembre
Vinificazione: macerazione di 15/20 giorni, passaggio immediato in barrique per la malolattica. Vinificazioni separate per vigneto e sottoparcelle
Affinamento: In barrique per 18-20 mesi
La degustazione:
08/11/2012
Colore profondo, impenetrabile, trama fittisima, rubino riflessi violacei, tipico colore buccia di melanzana. Naso eccellente e ampio che spazia dal frutto: ciliegia, more, prugne secche, ai fiori: petali rossi leggermente macerati, poi sottobosco, spezie: sia pepe che note più dolci, cacao, foglia di tabacco... una sequenza senza fine di riconoscimenti. Bocca piena ed opulenta, tannino e freschezza ancora decise, Già armonico ma con ancora buoni margini di miglioramento.
Deep, impenetrable inky colour, ruby ​​violet, typical eggplant skin colour. Excellent and ample to the nose, ranging from fruit: cherries, blackberries, prunes, flowers: red petals slightly macerated, then earthy notes, spices: both pepper and sweetest notes, cocoa, tobacco leaf ... an endless sequence of flavors. Mouth full and opulent, tannins and freshness yet decided, already harmonious but also with room for good improvement.
91/100












venerdì 2 novembre 2012

2011 Unico Pecorino Terre di Chieti



Terre di Chieti  IGT
Bianco
Uve: Pecorino 100%
Gradazione alcolica: 13%
Terreno: Ghiaioso di medio impasto.
Sistema di allevamento: cordone speronato 
Densità d’impianto: 4.000/5.000 ceppi per ettaro 
Affinamento: In vasca di acciaio 
Vitigno autoctono del versante adriatico dell’Appennino centrale (Marche e Abruzzo). Grappolo è medio piccolo, cilindrico e allungato, con acino piccolo sferico, giallo dorato, con buccia robusta. Il motivo della denominazione uguale al noto formaggio e' incerto ma probabilmente e' dovuto ai movimenti stagionali dei pastori che, al ritorno dalle zone di montagna in settembre, portavano le loro greggi a pascolare proprio sui vigneti dove il rutto era stato già raccolto.
La degustazione:
01/11/2012
Giallo paglierino, bella vivacità. Naso intenso con piacevolissime note fruttate che spaziano dal pompelmo alla frutta tropicale, fiori gialli e note minerali. Ricorda al naso il Sauvignon Blanc. In bocca bella freschezza e sapidità, comunque sostenute da un bel corpo. Piacevoli gli aromi di bocca dove spicca il fruttato che ricorda fedelmente i riconoscimenti olfattivi.
Straw yellow, nice liveliness. Intense nose with pleasant fruity ranging from grapefruit to tropical fruit, yellow flowers then mineral notes. Remembers the Sauvignon Blanc. In the mouth nice acidity and saltiness, well supported by a good body. Pleasant aromas of mouth where stands the fruity sensation that clearly corresponds to the nose.

88/100