Per la classifica potete vedere qui:
o ancora meglio su Doctor wine, il sito dei uno dei più noti Wine Writer italiani e membro del comitato esecutivo del concorso dove è possibile anche vedere le schede di degustazione dei vari prodotti:
I
puristi storceranno il naso perché difficilmente classifiche e guide riescono a
raccontare e trasmettere l'emozione che sta alla base della degustazione di un
buon vino e difficilmente riescono ad esprimere giudizi obiettivi lontani da
condizionamenti 'enopolitici’.
Ma vista nell'ottica della promozione internazionale credo che
questo tipo di strumenti siano insostituibili ed imprescindibili, dato che sono
quelli usati da chi all’estero il vino vuole comprarlo. Non dimentichiamoci poi
le decine di esempi di ottimi vini Italiani semi-sconosciuti (e magari
invenduti) che dopo una segnalazione del RP o WS di turno si sono ritrovati
cantinue svuotate e quotazioni spesso più che raddoppiate.
A parte la prevedibile ed
inevitabile esplosione di commenti del tipo manca questo invece c’è quello ecc…
ecc… l’iniziativa mi sembra abbia uno scopo promozionale sui mercati esteri ben
evidente, e mi sembra possa essere un’ottima occasione per promuovere anche
un’immagine unitaria del made in Italy del vino.
Con un’iniziativa del genere non è certo possibile dare una
visione esaustiva della realtà produttiva italiana, neanche di quella di alta
qualità per cui non basterebbe neanche una top 500, lo scopo è far parlare del
vino italiano nel mondo e a questo fine i nomi in classifica mi sembrano tutti
portabandiera eccellenti.
E
sembra anche che non ci siano stati particolari clientelismi o remore nello
stilare la classifica; ne sono dimostrazione evidente alcune assenze eccellenti
ed alcune brutte posizioni in classifica, magno cum gaudio (magari non senza
ragione) di alcuni.
E se alla fine il Trebbiano di Valentini 2007 (vino peraltro
sempre molto controverso, discusso e/o amato) ha emozionato i degustatori,
bravi loro ad aver avuto il coraggio di premiarlo
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